"Con un +30% dei casi, le tossinfezioni sono le intossicazioni alimentari più frequenti in estate. Si manifestano con vari sintomi - vomito, diarrea, dolori addominali, febbre e brividi - e sono causate da diversi agenti patogeni, per lo più batteri, virus e parassiti, responsabili di gastroenteriti. Per questo motivo, soprattutto in viaggio e nei luoghi di vacanza, occorre fare molta attenzione a cosa mangiamo e beviamo". Lo afferma Edoardo Vincenzo Savarino, professore associato all’Università degli Studi di Padova e membro del Comitato scientifico della Sige, Società italiana di gastroenterologia ed endoscopia digestiva.
Nella maggior parte dei casi di intossicazione alimentare, l’alimento è contaminato da batteri, come “la salmonella, il campylobacter, la shigella o l'escherichia coli". A favorire le infezioni batteriche e parassitarie “sono il caldo – spiega il gastroenterologo – e il fatto che noi beviamo e mangiamo più spesso fuori casa, quindi siamo sostanzialmente più a rischio”.
I campanelli d’allarme sono diversi: si inizia con il vomito, quindi diarrea, crampi allo stomaco e dolori addominali. “Quando l’infezione è più marcata – evidenzia Savarino – compaiono anche febbre fino a 39 gradi e brividi. Questi sintomi, sebbene molto fastidiosi, scompaiono in modo del tutto spontaneo dopo 3-4 giorni. Se la sintomatologia si manifesta quando si è in viaggio, è bene trattare il vomito con antiemetici e la diarrea con probiotici o antibiotici intestinali”.
La trasmissione delle tossinfezioni avviene generalmente attraverso acqua contaminata, cibi non correttamente conservati e preparati. Sotto accusa “alimenti non cotti, acqua dal rubinetto e in generale le bevande servite nella caraffa. Meglio ingerire cibi cotti – avverte Savarino – e bere dalla bottiglia con tappo”, soprattutto se si è in luoghi dove si fa ricorso alla ristorazione collettiva. E siccome anche l’uomo “può essere vettore di questi parassiti attraverso le mani, è bene lavarle spesso o igienizzarle con gel disinfettanti che abbiamo imparato a conoscere a causa della pandemia di Covid, oltre a pulire bene le superfici in cui si mangia”.
Anche “idratarsi è importantissimo. Bere è fondamentale - sottolinea -perché a causa della diarrea si perdono molti liquidi, particolare attenzione va data a bambini e anziani”. Infine, se il disturbo dovesse perdurare “una volta rientrati dalle vacanze è consigliabile eseguire alcuni esami, tra cui coprocoltura e coproparassitologico, finalizzati alla ricerca di particolari microorganismi e parassiti nelle feci", conclude.
23/08/2023
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