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È dedicato alle "Nuove frontiere terapeutiche nei tumori della mammella", l’intergruppo parlamentare nato "per rispondere all’impellente bisogno di un focus di aggiornamento, cambio di paradigma e sensibilizzazione istituzionale sulle patologie oncologiche legate al mondo femminile”. Il carcinoma mammario è la neoplasia più diagnosticata nelle donne. Esistono numerosi tipi di tumore al seno e sono diversi anche i possibili metodi utilizzati per classificarli. Circa un tumore maligno ogni tre (30%) è un tumore mammario. Nel 2022, sono state stimate circa 55.700 nuove diagnosi di tumore nelle donne italiane, un aumento dello 0,5% rispetto al 2020.

"Sono convinta che il 'breast cancer' sia un tema da affrontare attraverso un approccio olistico, che prenda in considerazione tutte le innovazioni oltre che le aree di miglioramento di questa patologia”, spiega Simona Loizzo, deputata della Lega che dell’Intergruppo è la presidente. "Le terapie di tipo chirurgico, farmacologico o i trattamenti cellulari devono poter rappresentare un’ulteriore opzione di trattamento e gestione di queste patologie, concentrate tra la popolazione femminile".

"Ci sono diversi aspetti - prosegue - che non vengono considerati o che godono di scarsa attenzione quando si parla di tumore al seno, sia per quanto riguarda la presa in carico, i percorsi di cura e le reti oncologiche, sia per ciò che concerne una maggiore consapevolezza della popolazione sulla tematica. Si pensi ad esempio ai test genetici, alle terapie altamente innovative messe a disposizione dalla ricerca, o al tema della psico-oncologia e dell’estetica oncologica, fino ad arrivare alla nutrizione. Sono aspetti cruciali che, se considerati nel loro insieme, contribuiscono in modo decisivo a migliorare la qualità della vita delle pazienti e, al contempo, a innovare il sistema”.

Guadagnare tempo, ritardando il più possibile la progressione della malattia, è quindi il primo obiettivo da perseguire grazie alle nuove terapie che la ricerca sta mettendo a disposizione. "L’impegno principale è sicuramente portare avanti la battaglia per l’accesso velocizzato ai nuovi farmaci per il trattamento del tumore alla mammella senza attendere tempi burocratici di negoziazione che ritardano la rimborsabilità - evidenzia Lucia Del Mastro, direttore della Uo Clinica di Oncologia Medica presso l’Irccs ospedale Policlinico San Martino Università di Genova - Questi farmaci sono tantissimi, costosi e non ancora rimborsabili e al momento vengono acquistati di tasca propria dalle pazienti che se lo possono permettere e non ci può essere questa disparità nell’accesso alle cure. Ugualmente, è necessario spendersi per affrontare la problematica della diffusione degli screening che ancora oggi registra una grande differenza tra Nord e Sud”.

Secondo Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna, proprio quello della prevenzione, in particolare, rimane un tema sul quale “c’è tanto da fare, visto che solo il 50% delle donne in età a rischio si sottopone a screening mammografico e in alcuni contesti regionali questa percentuale scende anche di molto. Apprezziamo molto che un gruppo di parlamentari voglia mettersi in ascolto con la creazione di un intergruppo specifico dedicato ai tumori al seno ed Europa Donna è onorata - conclude - di essere stata coinvolta in questa iniziativa perfettamente allineata con la nostra attività che da trent’anni ci vede focalizzarci sui bisogni di queste pazienti e delle donne”.

08/11/2023

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