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Per i pazienti affetti da patologie gravi quali talassemie, leucemie, linfomi, mielomi e malattie tumorali o genetiche il trapianto di midollo, spesso, rappresenta l’unica possibilità di terapia.

Tuttavia, solo una persona su centomila è compatibile con chi è in attesa di una nuova speranza di vita, per questo motivo la ricerca di donatori e l’adesione alle campagne di sensibilizzazione è molto importante. Chi decide di donare il midollo osseo può fare riferimento ad Admo, l’associazione di donatori di midollo osseo che fornisce assistenza durante tutte le fasi di analisi e prelievo.

Come avviene il prelievo

La procedura non è particolarmente dolorosa e, al contrario di quanto spesso si sente dire, la cura farmacologica pre-intervento non è pericolosa. La modalità dell’intervento consiste nel prelievo del midollo osseo dalle ossa del bacino.

Il donatore viene sottoposto a un’anestesia generale o epidurale, così che non senta alcun dolore durante l’intervento.

Questa modalità di donazione ha una durata media di circa 45 minuti.

Dopo il prelievo, il donatore è tenuto normalmente sotto controllo per 24/48 ore prima di essere dimesso e si consiglia comunque un periodo di riposo precauzionale di 4-5 giorni. Il midollo osseo prelevato si ricostituisce spontaneamente in poco più di una settimana. Il donatore generalmente avverte solo un lieve dolore nella zona del prelievo, destinato a sparire in pochi giorni.

Secondo Admo, la tipizzazione dovrebbe entrare a far parte dell’educazione dei più giovani (si può effettuare solo dai 18 ai 35 anni di età, in persone di almeno 50 kg di peso e in buone condizioni di salute) in quanto procedura sicura e in grado di cambiare in meglio la propria vita, oltre a salvarne una.

Le procedure, dalle analisi alla tipizzazione del patrimonio genetico, vengono effettuate presso una sede dell’associazione e i risultati inviati al Registro regionale. In caso di compatibilità, l’Admo aiuta ad organizzare il prelievo presso un Centro di ematologia che invia il midollo osseo a destinazione.

Identikit del donatore

Per coloro che non hanno un donatore consanguineo la speranza di trovare un midollo compatibile per il trapianto è legata all’esistenza del maggior numero possibile di donatori volontari “tipizzati”, dei quali cioè sono già note le caratteristiche genetiche. La tipizzazione si esegue prelevando dal donatore un campione di sangue o di saliva.

Se non ci sono fratelli o sorelle compatibili – spiegano da Admo - viene attivata la ricerca tramite registro. Se anche questa non dà esito positivo, è possibile passare o ad una terapia sperimentale con Car-T o ad un altro tipo di trapianto da familiare non compatibile (aploidentico) e quindi a donare può essere una madre, un padre o un figlio se le persone che hanno bisogno di trapianto sono i genitori.

Il 70% dei donatori effettivi – secondo Admo - ha un’età fra i 18 e i 25 anni. Nel passato la paura principale era quella determinata dalla procedura perché la donazione principale avveniva con il prelievo di midollo osseo dalla cresta iliaca, le ossa del bacino. Oggi, invece, si utilizza anche l’aferesi, una procedura che prevede la somministrazione, nei 5 giorni precedenti la donazione, di un farmaco che promuove la crescita delle cellule staminali nel midollo osseo e il loro passaggio al sangue periferico. Il sangue viene poi prelevato da un braccio e, attraverso un circuito sterile, entra in una centrifuga dove la componente cellulare utile al trapianto viene isolata e raccolta in una sacca, mentre il resto viene reinfuso nel braccio opposto.

I centri donatori

I centri donatori hanno sede nelle strutture ospedaliere, reclutano i donatori e si occupano della loro caratterizzazione immunogenetica appoggiandosi ad un laboratorio. È importante ricordare che il registro italiano non opera solo sul territorio nazionale, ma è collegato con i Registri di Donatori di Midollo Osseo in tutto il mondo (World Marrow Donor Association - Wmda). Per iscriversi al Registro Donatori di Midollo Osseo è necessario contattare il Centro Donatori più vicino e prenotare un appuntamento, durante il quale il personale sanitario provvederà a raccogliere informazioni sullo stato di salute del possibile donatore ed effettuare un prelievo di saliva o di sangue su cui verrà effettuato un primo screening genetico. Questo permetterà di inserire nella scheda del potenziale donatore le informazioni genetiche necessarie a stabilire la compatibilità per la donazione e il trapianto.

Il ruolo di Admo

Admo svolge un ruolo fondamentale di sensibilizzazione, fornisce agli interessati tutte le informazioni sulla donazione del midollo osseo e segue il potenziale donatore fino appunto alla tipizzazione e quindi alla sua iscrizione nel Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR) che ha sede nell’ospedale Gaslini di Genova nel più assoluto rispetto della normativa sulla privacy.

30/09/2022

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