Con l'avanzare dell’età crescono i problemi di salute e anche l'equilibrio mentale è messo a dura prova, come testimoniano le frequenti forme di depressione tipiche delle persone anziane. Considerata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità uno dei giganti della geriatria, la depressione senile determina sintomi in molti casi difficili da interpretare e, se non trattata in tempo, conseguenze anche molto gravi.
Quanto è diffusa la depressione senile
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità riferiti al periodo 2017-2020, circa 3 ultra 65enni su 100 accusano sintomi depressivi, maggiormente presenti nelle donne (16%) rispetto che negli uomini (9%) e nei malati cronici (il 24% tra persone con una o più patologie croniche contro il 7%).
Inoltre, il 28% di anziani con sintomi depressivi non chiede nessun tipo di aiuto e il 23% si fa supportare solo da familiari o amici, mentre il 16% ricorre ad un supporto medico.
Quali sono i sintomi
La manifestazione del disturbo depressivo nell’anziano si presenta soprattutto attraverso sintomi somatici, come:
- cefalee o vertigini;
- palpitazioni;
- tachicardia;
- oppressione toracica;
- sintomi dolorosi a carico dell’apparato respiratorio;
- disturbi gastrointestinali o urinari;
- mal di schiena o mal di gambe.
Ai sintomi prettamente fisici si possono associare diversi segnali di disagio come abbassamento del tono dell’umore, fatica a prendersi cura di sè, riduzione delle relazioni sociali, tendenza all’isolamento e difficoltà a lavorare.
Inoltre, la depressione può comportare mancanza di appetito, disturbi del sonno, agitazione, forte stanchezza e minore lucidità mentale.
Cause
Nella maggior parte dei casi la depressione senile è determinata da un insieme di elementi combinati, di tipo genetico, biologico, ambientale, sociale e psicologico.
Tra i fattori di rischio rientrano:
- familiarità;
- pregressa depressione;
- eventi stressanti come decesso del coniuge, pensionamento, perdita del lavoro;
- problemi economici;
- scarsa rete di supporto sociale;
- presenza di malattie gravi;
- dolore cronico;
- disabilità.
Conseguenze
Se non viene diagnosticata e trattata in maniera adeguata, la depressione può determinare nell’anziano conseguenze gravi, sia dal punto di vista fisico che psichico. Fenomeni come la mancanza di cura di sé e l’isolamento sociale possono in-fatti causare il peggioramento di eventuali patologie fisiche presenti.
Una depressione non trattata può portare anche a un declino delle capacità cognitive e aumentare il rischio di sviluppare demenza.
L’alterazione del tono dell’umore può indurre una perdita totale degli interessi e la com-parsa di pensieri suicidi.
Depressione mascherata
Spesso la diagnosi viene complicata dal fatto che l’umore depresso è, almeno inizialmente, di modesta entità e viene confuso con un normale effetto dell’invecchiamento.
Si parla di depressione mascherata quando la caduta del tono dell’umore non è rilevante e viene mascherata da manifestazioni sintomatologiche di tipo somatico oppure da alterazioni comportamentali e paure ipocondriache.
Cure
A livello terapeutico, l’assunzione di trattamenti farmacologici deve essere effettuata solo dietro attenta considerazione di possibili controindicazioni, sia in relazione ad altre patologie esistenti che a medicinali già prescritti, che nel caso dell’anziano sono spesso numerosi.
Inoltre, si è dimostrata utile la terapia cognitivo-comportamentale, che può essere effi-cace come intervento unico in caso di quadro depressivo lieve o moderato, mentre in situazioni più gravi viene solitamente associata a trattamento farmacologico. Ad integrazione della terapia cognitiva si può ricorrere alle tecniche di mindfulness, soprattutto per prevenire le ricadute, in quanto capaci di promuovere la consapevolezza di sé e l'allontanamento dei pensieri negativi.
12/04/2022
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