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L'eredità negativa del Covid grava sulle spalle dei bambini. I loro stili di vita e la loro salute sono stati influenzati dalla pandemia che, "con i suoi lockdown e le politiche di emergenza, ha cambiato le nostre diete, i modelli di attività fisica, il tempo trascorso davanti allo schermo e molte altre abitudini quotidiane". È l’allarme lanciato dall'Ufficio regionale dell'Oms per l'Europa.

Secondo l’Oms ci sono stati in alcuni casi effetti positivi e in altri casi negativi della pandemia. L'aspetto positivo riguarda l'aumento della frequenza della cucina casalinga: circa il 30% delle famiglie, spinte dall'emergenza pandemica a passare più tempo fra le mura domestiche, ha iniziato durante la pandemia a cucinare più pasti fatti in casa, consentendo un maggiore controllo sugli ingredienti.

Il cibo cucinato in casa, evidenzia l'Oms Europa, "di solito contiene meno grassi trans, zuccheri e sale rispetto al cibo pronto da consumare del supermercato o ai pasti ordinati ai servizi di consegna. Quindi, cucinare a casa è di solito un ottimo modo per ridurre il rischio di malattie non trasmissibili legate all'alimentazione, come malattie cardiovascolari, diabete e alcuni tipi di cancro". Ma poi ci sono le ombre: il secondo aspetto evidenziato dall'Oms Europa è l'aumento del consumo di dolci. Durante la pandemia, si legge nella nota, un genitore su 5 ha riferito che i propri figli hanno iniziato a consumare più dolci durante la pandemia, come caramelle, torte, gelati e pasticcini. "L'aumento dell'assunzione di zucchero è collegato a un aumento del rischio di obesità, una condizione che ha raggiunto proporzioni epidemiche nella regione europea dell'Oms. Oggi un bambino su 3 nella regione convive con sovrappeso e obesità, il che li mette a rischio di sviluppare malattie non trasmissibili più avanti nella vita".

Il terzo fatto posto sotto i riflettori dall'Oms Europa è la diminuzione dei livelli di gioco attivo per i bambini. "Le restrizioni imposte durante la pandemia hanno notevolmente ridotto le opportunità per i bambini di dedicarsi all'attività fisica e al gioco all'aperto. Il 30% dei bambini della regione è diventato meno attivo fisicamente durante questo periodo, perdendo i benefici per la salute di attività come andare in bicicletta, giocare a calcio o correre nel parco", evidenzia l'agenzia Onu.

Bambini, dunque, sempre più sedentari e sempre più davanti agli schermi. "Durante il periodo di lockdown - riporta l'agenzia - circa il 35% dei bambini ha trascorso più tempo guardando la televisione, giocando ai videogiochi o utilizzando i social media, aumentando il tempo dedicato alle abitudini sedentarie, aumentando il rischio di diventare sovrappeso e obeso e aumentando l'esposizione alla commercializzazione di prodotti malsani attraverso i media digitali". La scheda informativa mostra anche l'impatto negativo che Covid ha avuto sul benessere psicosociale dei bambini, che ha il potenziale per avere un ulteriore impatto sullo stile di vita e sui comportamenti.

"Capitalizzando le lezioni" tratte dalla pandemia, "possiamo sforzarci di creare un futuro più sano per i bambini e i giovani - anzi per tutti noi - ora che ne stiamo uscendo. Ciò è particolarmente importante per proteggere la salute dei gruppi socioeconomici più bassi, che sono stati colpiti più duramente dagli effetti negativi della pandemia", ha affermato Kremlin Wickramasinghe, consigliere Oms Europa per l'alimentazione, l'attività fisica e l'obesità.

19/05/2023

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