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Le microcalcificazioni del seno, piccoli depositi di calcio che si formano nel tessuto mammario e possono essere rilevati dalla mammografia, vengono considerate un campanello d'allarme per la possibile presenza di un tumore. Tuttavia la relazione microcalcificazioni-cancro al seno non è stata mai chiarita. Uno studio a guida italiana, pubblicato su 'Cancer Communication', ha cercato di far luce sul tema scoprendo che l'assenza di whitlockite, un minerale ricco di magnesio solitamente presente nelle microcalcificazioni, potrebbe essere un indicatore dell'effettiva presenza di un tumore.

Il lavoro, che apre a screening anti-cancro più mirati, è stato condotto da ricercatori dell'università Statale di Milano e degli Istituti clinici scientifici Maugeri di Pavia, coordinati da Fabio Corsi, docente UniMi di Chirurgia generale e capo Breast unit all'Irccs Maugeri, in collaborazione con colleghi dell'Istituto di Fotonica e Nanotecnologie (Cnr-Ifn) e dell'Istituto di Cristallografia (Cnr-Ic) del Consiglio nazionale delle ricerche, e del Paul Scherrer Institute in Svizzera. Gli scienziati hanno osservato che il link tra microcalcificazioni al seno e tumore dipende dalla presenza o assenza della whitlockite: questo minerale si trova infatti nelle microcalcifazioni solo se il cancro non c'è. La sua assenza, quindi, potrebbe essere un alert da approfondire procedendo a biopsia.

Gli autori hanno utilizzato tecniche avanzate di spettroscopia (Raman, Waxs, Xrf) per analizzare le microcalcificazioni prelevate da pazienti con tumore al seno. Hanno confrontato i campioni con quelli di donne sane e hanno visto che nei tessuti tumorali la whitlockite era quasi assente, mentre nei tessuti sani era abbondante. Questo, spiegano dalla Statale, suggerisce che "il tumore al seno ha la capacità di alterare il metabolismo del calcio e del magnesio nel tessuto mammario, influenzando la formazione delle microcalcificazioni, eliminando la whitlockite e rendendole più dure, cosa che le rende in grado di stimolare ancora di più la crescita del tumore".

"Questo risultato apre nuove prospettive per lo sviluppo di metodiche più efficaci per lo screening del tumore al seno, basate sulla misurazione della concentrazione di whitlockite nelle microcalcificazioni", commenta Corsi.

"Inoltre - aggiunge - potrebbe aiutare a capire meglio i meccanismi molecolari alla base della trasformazione maligna delle cellule mammarie. Da ultimo, questa scoperta potrebbe ridurre o meglio orientare l'indicazione alla biopsia mammaria, ad oggi indispensabile per capire la natura del tessuto mammario in presenza di microcalcificazioni".

27/09/2023

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