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Il 66% dei pazienti italiani valuta la reputazione delle aziende farmaceutiche eccellente o buona, facendo schizzare l’industria del pharma ai vertici della classifica, davanti alle biotecnologie, ai dispositivi medici, alle farmacie al dettaglio, ai generici e alle compagnie di assicurazione, nonché ai servizi sanitari del settore privato. Il dato rappresenta anche un significativo miglioramento rispetto al 2020, quando solamente il 56% dei gruppi di pazienti italiani aveva valutato la reputazione aziendale dell’industria eccellente o buona: 10 punti percentuali in più. È il dato principale del sondaggio “Reputazione Aziendale del Settore Farmaceutico” - edizione italiana 2021 (la n.8 della serie) di PatientView che, tra novembre 2021 e febbraio 2022, ha raccolto dati provenienti dai questionari somministrati a 103 gruppi di pazienti residenti in Italia. Il 76% del campione ha anche lavorato o collaborato con un’azienda farmaceutica durante il 2021.

Nello specifico, le domande del sondaggio poste ai gruppi di pazienti si suddividono in due ambiti:

  • La prestazione dell’industria farmaceutica in generale, paragonata ad altre industrie sanitarie, in varie attività importanti per i pazienti
  • La prestazione di aziende farmaceutiche individuale (22 aziende nel sondaggio italiano del 2021). Le singole realtà vengono valutate dai gruppi di pazienti a seconda della loro prestazione in nove indicatori di reputazione aziendale. Un nuovo, decimo indicatore, introdotto nel sondaggio dell'anno precedente (2020), che riguarda il supporto delle aziende ai pazienti durante la pandemia da Covid-19, è stato mantenuto anche nel sondaggio del 2021

Come è noto, le associazioni dei pazienti, data la comprensione diretta dei bisogni dei pazienti, sono diventate sempre più importanti a livello istituzionale, tanto che, recentemente, il ministero della Salute ha previsto la loro presenza ai tavoli decisionali, mentre le aziende richiedono il contributo dei pazienti alla progettazione e alla conduzione degli studi, nonché alla valutazione dei risultati clinici. Allo stesso tempo, molti gruppi di pazienti conoscono inoltre le complessità dell’industria farmaceutica. Dal loro punto di vista, quindi, i gruppi di pazienti sono in grado di valutare il settore farmaceutico e di suggerire i modi in cui le aziende possono migliorare, dal punto di chi è destinatario di trattamenti e servizi per la salute.

Il balzo più significativo registrato dall’indagine riguarda l’efficacia del supporto offerto ai pazienti dal settore farmaceutico, che è passato dal quartultimo posto in Europa nel 2020, al quarto nel 2021. Al risultato ha contribuito in modo determinante la pandemia del Covid-19, si legge nella ricerca, perché ha permesso all’industria di dimostrare le proprie capacità in materia di ricerca e sviluppo. L'intensificarsi della diffusione dei vaccini in Italia nel 2021 è andato di pari passo alla crescita della reputazione dell'industria farmaceutica.

La maggior parte delle associazioni pazienti italiani intervistate nel 2021 ha inoltre espresso giudizi positivi sulla capacità dell'industria farmaceutica di fornire nuovi trattamenti. Il 61% dei gruppi di pazienti italiani intervistati nel 2021 ritiene che l'industria farmaceutica sia eccellente o buona nell'innovazione; nel fornire prodotti di alta qualità utili per i pazienti (64%); nel garantire la sicurezza dei pazienti (53%).

I pazienti riconoscono il contributo che l'industria farmaceutica ha apportato alla salute degli italiani, ma solo il 33% considera che l'industria farmaceutica sia eccellente o buona nel garantire l'accesso dei pazienti ai farmaci. Nel proprio feedback al sondaggio, i gruppi di pazienti italiani intervistati nel 2021 hanno chiesto che l'industria farmaceutica introduca cambiamenti adeguati nell’area dell’accesso dei pazienti alle cure e della trasparenza delle politiche di prezzo.

Complessivamente, la reputazione dell'industria farmaceutica in Italia è buona e, in generale, in miglioramento. Dopo un primo anno di Covid-19 molto difficile, il settore ha reagito bene alla sfida della pandemia e quella che opera in Italia si colloca, dal punto di vista dei pazienti, al di sopra dei Paesi a confronto. Tuttavia, a fronte di una significativa riforma legislativa, le associazioni italiane vorrebbero vedere un miglioramento dell'equità nelle politiche di prezzo e una maggiore trasparenza, sia nella determinazione dei prezzi che nel finanziamento degli stakeholder. Inoltre, credono fermamente nella necessità di una maggiore inclusione dei pazienti in tutti gli aspetti della ricerca e dello sviluppo, cosa su cui le aziende si stanno già muovendo.

06/12/2022

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