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Irccs San Raffaele di Roma "in testa alla gestione dello scompenso cardiaco in Europa", grazie alla nomina di due specialisti dell'istituto ai vertici dell'Hfa, la Heart Failure Association. Giuseppe Rosano, responsabile Ricerca preclinica e traslazionale dell'area cardiovascolare, e Maurizio Volterrani, responsabile del Centro per la diagnosi e cura dello scompenso cardiaco, sono diventati rispettivamente presidente e segretario Hfa durante l'edizione 2022 del Congresso della Società europea di cardiologia (Esc), informa una nota dell'Irccs capitolino che così acquisisce "un ruolo di primo piano nella sfida allo scompenso cardiaco".

"Gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico che si occupano di cardiologia avranno un ruolo strategico e fondamentale in questo contesto - dichiara Rosano - non solo in relazione alla diagnosi, ma anche al trattamento farmacologico e riabilitativo. In primis gli antesignani della riabilitazione nel paziente scompensato, come l'Irccs San Raffaele che con il Centro per la diagnosi e cura dello scompenso cardiaco rappresenta un'eccellenza italiana sia per la qualità dell'assistenza che per i percorsi all'avanguardia sviluppati anche tramite la tecnologia più avanzata".

"Metteremo in atto sin da subito - preannuncia il neo presidente Hfa - strategie decisionali innovative che anticipino la diagnosi, anche attraverso l'utilizzo estensivo dei marcatori bioumorali e guidino la prognosi e le scelte terapeutiche con l'obiettivo di garantire a tutti i pazienti entro il 2030 i trattamenti farmacologici raccomandati dalle linee guida che riducono mortalità e ospedalizzazione". Aggiunge Volterrani: "Punteremo sulla promozione, formazione e riorganizzazione in maniera innovativa della metodologia legata all'educazione medica scientifica, anche attraverso la partecipazione attiva del paziente e del caregiver".

Lo scompenso cardiaco - ricordano dall'Irccs San Raffaele di Roma - rappresenta la prima causa di ricovero in ospedale negli ultra 65enni e anche per questo è considerato un problema di salute pubblica di enorme rilievo. A soffrirne in Italia sono circa 600mila persone e si stima che la sua prevalenza raddoppi a ogni decade di età: dopo i 65 anni arriva al 10% circa.

In tutto il mondo occidentale la prevalenza dello scompenso cardiaco è in aumento. Alla base di questo fenomeno - rimarcano gli esperti - vi è probabilmente sia l'incremento della durata media della vita sia l'aumentata sopravvivenza dopo un evento coronarico acuto. La medicina generale assume un ruolo essenziale nella prevenzione, nella diagnosi, nel trattamento e nella gestione complessiva della malattia, mediante l'integrazione multidisciplinare di diverse competenze, a seconda della fase della malattia e dei bisogni specifici della persona.

12/09/2022

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