Una relazione pericolosa lega la cardiopatia ischemica e gli ormoni sessuali, come descritto in uno studio italiano che ha coinvolto oltre 400 pazienti di entrambi i sessi. I risultati dello studio 'Eva' (Endocrine Vascular disease Approach) pubblicati sul 'Journal of Endocrinological Investigation', hanno messo in evidenza come un basso rapporto tra testosterone ed estradiolo si associ, in donne e uomini, a un rischio più alto di mortalità nei 2 anni successivi la valutazione. I ricercatori hanno visto come da questa relazione dipenda una maggiore attività delle piastrine, processo direttamente collegato al rischio di eventi coronarici acuti.
La cardiopatia ischemica è una condizione dovuta a un restringimento del lume delle arterie coronariche che portano sangue al cuore. La prevenzione di questo processo, nella maggioranza dei casi dovuto alla formazione di placche aterosclerotiche, è molto migliorata negli ultimi decenni, permettendo una notevole riduzione dei tassi di eventi acuti, che vanno dall'infarto alla morte. Tuttavia - si legge in una nota dell'ateneo - l'incidenza mondiale di cardiopatia ischemica è ancora molto elevata. La malattia colpisce entrambi i sessi, ma spesso con una fisiopatologia, sintomatologia e risposta alle terapie molto diversa: per tale ragione gli attributi biologici sono stati rivendicati come i principali fattori di queste differenze, canalizzando l'attenzione sul possibile ruolo degli ormoni sessuali.
Lo studio italiano Eva. coordinato da un team di ricercatori della Sapienza e condotto su 434 soggetti con cardiopatia ischemica ospedalizzati e sottoposti a coronarografia e/o a intervento di angioplastica, è iniziato nel 2015 con un finanziamento del ministero dell'Università e Ricerca nell'ambito dei progetti per i giovani ricercatori (Sir), vinto da Valeria Raparelli del Dipartimento di Medicina sperimentale della Sapienza e ora afferente all'Università di Ferrara, e ha coinvolto oltre all'ateneo romano altre università italiane (Ferrara e Milano), inglesi (Liverpool) e canadesi (Alberta e McGill).
Alla luce del ruolo chiave dell'attivazione piastrinica sul rischio di eventi acuti coronarici - sostengono i ricercatori della Sapienza - la correlazione con il rapporto tra testosterone ed estradiolo apre nuovi orizzonti di ricerca: questi risultati suggeriscono l'utilità di valutare gli ormoni sessuali in entrambi i sessi per la pianificazione di nuove strategie terapeutiche che tengano anche conto dell'equilibrio ormonale di ciascun individuo affetto da cardiopatia ischemica.
07/04/2022
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