It looks like you are using an older version of Internet Explorer which is not supported. We advise that you update your browser to the latest version of Microsoft Edge, or consider using other browsers such as Chrome, Firefox or Safari.

A caccia di alleati contro Covid-19 fra i 'batteri buoni' dell'intestino: un team di scienziati italiani ha caratterizzato per la prima volta il profilo del microbiota intestinale dei bambini colpiti dal virus Sars-CoV-2 che, grazie a particolari proprietà antinfiammatorie, sembra proteggerli dalle forme gravi della malattia. L'identikit arriva dai ricercatori dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, che hanno condotto uno studio - "il primo a livello internazionale", spiegano dalla struttura - dedicato al rapporto tra il microbiota e l'infezione da Sars-CoV-2 in età pediatrica.

I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista scientifica 'Frontiers in Cellular and Infection Microbiology', aprono la strada a possibili interventi terapeutici sul microbiota per contribuire al controllo dell'evoluzione di malattie importanti, incluso Covid. L'Unità di ricerca del microbioma umano, diretta da Lorenza Putignani, nell’ambito del progetto 'Cactus - Immunological studies in children affected by Covid and acute diseases' coordinato da Paolo Palma, ha studiato la composizione e sulla funzione del microbiota intestinale nei pazienti pediatrici con Covid, avvalendosi anche della collaborazione clinica degli specialisti di vari dipartimenti dell'ospedale.

Nella ricerca sono stati inclusi 88 pazienti con sintomi di sospetta infezione da Sars-CoV-2, ricoverati tra marzo e settembre 2020 nel Centro Covid di Palidoro e nella sede del Gianicolo del Bambino Gesù. Sulla base del risultato del tampone naso-faringeo, sono stati suddivisi in 2 gruppi: pazienti positivi e pazienti affetti da altra infezione (tampone negativo).

I campioni di feci prelevati da ciascun partecipante sono stati analizzati con tecniche di metagenomica (sequenziamento del Dna di tutta la comunità microbica intestinale) che hanno consentito ai ricercatori di definire la composizione del microbiota. I dati dei due gruppi sono stati poi confrontati tra loro e con quelli di un gruppo di controllo composto da bambini sani. Inoltre, per il gruppo Covid è stato eseguito lo studio della funzione del microbiota.

Dalla ricerca è emerso che, al pari dell'età adulta, il microbiota intestinale dei bambini con Covid è alterato e scarsamente diversificato rispetto a quello dei pazienti con altre infezioni o dei bambini sani. Nello specifico, è risultato ricco di batteri con azione prevalentemente pro-infiammatoria (Bacteroidetes e Fusobacteria) e povero di alcuni microrganismi 'buoni' (Actinobacteria, Verrucomicrobia, Akkermansia, Blautia, Ruminococcus) che favoriscono il mantenimento dell'equilibrio intestinale (omeostasi). Tuttavia, sempre rispetto al gruppo dei sani o con altre infezioni, nei bambini con Covid-19 è stato rilevato anche un aumento significativo del Faecalibacterium, un batterio noto per le sue proprietà benefiche e anti-infiammatorie che sostiene il sistema immunitario nella difesa dell’organismo.

Nei pazienti adulti con la forma più grave di Covid l'assenza di questo batterio è descritta proprio come indice di gravità. Inoltre, dallo studio funzionale del microbiota del gruppo Covid è emerso l'aumento di alcuni processi del metabolismo microbico che pure supportano indirettamente un'adeguata risposta immunologica. Nell’insieme, concludono i ricercatori, i dati raccolti evidenziano un potenziale collegamento tra la funzione del microbiota intestinale e il decorso clinico di Covid in età pediatrica. Le analisi supportano l'ipotesi che - rispetto agli adulti - il microbiota dei bambini, con le sue proprietà antinfiammatorie, contribuisca a ridurre la gravità dell'infezione.

25/07/2022

Curated Tags

Stai lasciando l'area PAG

Ora sarai reindirizzato su un contenuto dell'area pubblica