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Un’esigenza sempre più sentita nelle aziende a livello internazionale e nazionale riguarda l’adozione di un’etica dei comportamenti, che assicuri modalità di azione improntate all’onestà e all’equità, e la promozione della sostenibilità, per ridurre dell'impatto ambientale e migliorare le condizioni del nostro pianeta. Anche il settore farmaceutico si sta muovendo in questa direzione, in accordo con gli obiettivi stabiliti dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU.

Salute delle persone e dell’ambiente

Un impegno concreto è rappresentato proprio dai 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, da raggiungere entro il 2030, che comprendono al loro interno una serie di traguardi intermedi. Le aziende farmaceutiche partecipano a questa sfida, portando avanti un percorso improntato alla trasparenza e a un uso sostenibile delle risorse e collocando la sostenibilità fra i principali asset strategici da sviluppare.

La salute pubblica, infatti, non può prescindere dal rapporto con le condizioni del pianeta, perché il benessere dell’organismo è profondamente influenzato da fattori ambientali, tra cui rientrano, per esempio, i livelli di inquinamento, i cambiamenti climatici e la qualità degli alimenti. La medicina e la farmaceutica, quindi, devono tenere conto di queste problematiche e dare il proprio contributo per un pianeta più sano, gestendo le proprie attività in maniera sostenibile e salvaguardando le zone che vengono utilizzate per gli impianti.

Inquinamento e impatto sulla salute

Il nesso fra benessere delle persone e tutela dell’ambiente diventa evidente se si considera che una delle minacce più gravi per la salute riguarda l’inquinamento atmosferico. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, addirittura il 91% della popolazione globale respira aria inquinata, con impatti significativi soprattutto sui cittadini delle aree urbane e sui soggetti fragili, come bambini e anziani.

La conseguenza di questa continua esposizione a sostanze tossiche aumenta il rischio di contrarre diverse malattie croniche, soprattutto cardiovascolari e respiratorie. Secondo i dati dell’OMS, 4,2 milioni decessi all’anno nel mondo sono causati proprio da malattie di ambito respiratorio e cardiovascolare che si sono sviluppate in seguito all’esposizione ad agenti inquinanti presenti nell’aria. Anche in Italia la situazione è preoccupante, con una stima di 60 mila morti premature all’anno determinate dall’inquinamento atmosferico.

Riduzione dei consumi di CO2 e altre sfide

In considerazione di questi numeri, diventa chiara la necessità, presente nell’Agenda 2030, di ridurre le emissioni di CO2 per raggiungere la cosiddetta Carbon Neutrality, quindi il livello di emissioni zero, da perseguire attraverso l’utilizzo delle energie rinnovabili, come quelle che provengono dal sole, dal vento e dall’acqua.

Altri punti essenziali di questo percorso prevedono di conquistare la Plastic Neutrality, quindi un equilibrio tra la plastica che viene prodotta e quella che viene riciclata, e la Water Neutrality, ovvero l’annullamento dell’impatto sull’acqua, da perseguire diminuendo il consumo di plastica e utilizzando in maniera sostenibile le risorse idriche del pianeta.

All’interno di questo cammino di promozione della sostenibilità ambientale vengono adottate, fra l’altro, misure concrete di riduzione dei gas serra all’interno degli impianti grazie a un ammodernamento delle attrezzature e all'uso del fotovoltaico, in modo da ottenere energia più pulita e un sistema più efficiente. L’attenzione si rivolge anche all’uso consapevole ed equo delle risorse, alla riduzione degli sprechi e alla salvaguardia della biodiversità.

Sostenibilità e trasparenza

La sostenibilità rientra nell’ambito di una generale assunzione di responsabilità da parte delle aziende farmaceutiche nei confronti dei cittadini, con l’intenzione di diminuire le distanze e rinsaldare il rapporto di fiducia. In quest’ottica, si registra anche un impegno sempre più diffuso volto a favorire la trasparenza, adottando lo specifico Codice EFPTIA che prevede di rendere pubbliche tutte le erogazioni di denaro a favore di operatori sanitari e organizzazioni sanitarie per attività come consulenze, progetti di ricerca e organizzazione e partecipazioni a eventi.

Inoltre, sempre più attività, comprese quelle di ambito medico e farmaceutico, si affidano ai criteri ESG per verificare e incentivare il livello di sostenibilità di un’impresa, che diventa quindi un indicatore essenziale del valore dell’azienda. L’acronimo indica 3 aspetti diversi:

  • Environmental, che si riferisce al modo in cui vengono gestite le risorse, l’energia, le emissioni e il loro impatto sull’ambiente;
  • Social, che evidenzia il tipo di rapporto che viene stretto con lavoratori, fornitori, clienti e comunità locali;
  • Governance, che si collega ad una corretta gestione aziendale in ottica di equità, rispetto e inclusività.

Una visione ampia, quindi, che punta a garantire la massima correttezza di azione e che in ambito farmaceutico si traduce nell’obiettivo di creare una nuova medicina che sia veramente in grado di “fare la cosa giusta”, nell’identificare terapie sempre più efficaci e, nello stesso tempo, nel disegnare un mondo migliore, più sano e accogliente per tutti. 

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